L'architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico, dei volumi assemblati nella luce
Quasi quasi visto che sto grattacelo ne pare storto vado a prendere le moto che mi aspetta da EagleRider Dubai per girare un po’ gli Emitati in cerca di una fresca oasi!

Partiamo con una splendida Softail Heritage classic dalla scintillante Dubai verso nord in direzione Ras al Khaimah, Emirato in grande espansione ma ancora legato alle antiche tradizioni commerciali Arabe. Ci fermiamo a Sharjah, capitale culturale degli Emirati, per un giro nel vecchio Suq ove pranziamo con dei mercanti locali a mani nude un buon piatto di riso al Curry pollo e verdure, poi the’ alla menta e datteri per un totale di 4 eur si e no … siano già lontano da Dubai !!!… Traffico corretto e tranquillo, turismo poco sviluppato ma grande accoglienza dei curiosissimi locali. Le scenografie sono dominate da lunghe spiagge e deserti di dune al di là della E11, la strada costiera che in poco più’ di 130 km cambia completamente il panorama che si vive negli Emirati. Gente semplice e gentile, grande rispetto per le regole comuni e una ospitalità quasi sorprendente. Il viaggio prende davvero una piega giusta!

Attraversiamo la penisola arabica da est ad ovest lentamente concedendosi a tratti a degli extra-percorso che, come accade spesso nei viaggi, ne sono la sorpresa e il vero sale… dune di sabbia finissima spostate dal vento, beduini e dromedari, petrolio e muezzin che intonano il corano, lento e antico che sembra così saggio rispetto al moderno e veloce standard sociale delle Mercedes 63 AMG che da come l’impressione di essere troppo (o non proprio) di questi popoli antichi.
Il viaggio crea moltitudini di riflessioni e il tempo necessario deve essere lento per capire.


Finita questa entusiasmante avventura araba. Ad Abu Dhabi oltre alle Rolls, le super sportive e l’oro che i petrodollari portano da queste parti c’è’ una società stranamente lenta, mansueta e apparentemente pacifica che fonda le proprie radici in una religione presente e viva nella quotidianità ma meno severa di quello che si possa pensare.
A noi non resta che goderci un po’ di riposo e così, dopo il solito e malinconico rilascio della moto compagna di avventura, ci godiamo un mare turchese su spiagge bianche strepitose che nel finale che non guasta!