COSTARICA - WILD COAST
Immagina un paese poco più grande della Svizzera che ha fatto della neutralità, della pace, dell’abolizione dell’esercito e della preservazione del proprio ecosistema un mantra nazionale, nel 2016 votato dall’Happy Planet Index (l’indice di Felicità del Pianeta che individua il benessere nazionale rispetto all’uso delle risorse) il Paese più felice al mondo, abitato da un popolo che traduce il proprio stile di vita nel suggestivo motto “Pura Vida”. Un Eden immaginario? No, questo giardino tropicale esiste per davvero in Centro America e si chiama Costa Rica, un fazzoletto di terra a nord dell’equatore, incastonato tra Panama e il Nicaragua.


Un lussureggiante paradiso ecologico che vanta il più alto livello di biodiversità del mondo. E’ difficile evitare le iperboli nel descrivere questa vera e propria Arca di Noè del XXI secolo, ma forse bastano i numeri: il 98% della propria elettricità deriva da fonti rinnovabili, un terzo del proprio territorio è protetto da oltre 100 riserve forestali e biologiche, 26 parchi nazionali, 11 aree vulcaniche protette, meta di studio di vulcanologi e geologi di tutto il mondo, per non parlare delle spiagge e del mare incontaminato della costa pacifica e caraibica. Nel loro habitat naturale si possono osservare scimmie, armadilli, tapiri, bradipi, formichieri, opossum, pizotes (un plantigrado simile al procione), daini, puma e giaguari, tartarughe, delfini, coccodrilli, iguana, e poi uccelli dai mille colori come tucani, pappagalli, colibrì, il mitico uccello Quetzal, sacro per la cultura precolombiana. Sono state censite 850 specie diverse di uccelli, oltre 6000 di farfalle, 220 di rettili, 230 di mammiferi, 13000 varietà di piante che rappresentano oltre il 5% dell’intera ricchezza biologica mondiale. Si tratta di dati che hanno dell’incredibile, a maggior ragione per una nazione che deve fare i conti con risorse economiche limitate, ma che persegue, anche nell’offerta turistica, la priorità dell’equilibrio.
Highlights del Viaggio
Durata del Viaggio:
10 Giorni/9 Notti
Partenza/Arrivo:
Da/A San Josè
Tappe del Viaggio:
San Josè, Manuel Antonio, Santa Teresa, Playa Samara, Ricon de la Vieja, La Fortuna, San Josè

MANUEL ANTONIO
La caotica capitale dell’India, con i suoi 16 milioni di abitanti, è una delle città più antiche del mondo ad essere continuativamente abitate: la sua fondazione risale al secondo millennio avanti cristo. Oramai divenuta una città cosmopolita, a causa della grande immigrazione che la riguarda da secoli, mostra diverse anime: da quella modernissima delle periferie, a quella storica e millenaria che permea la città vecchia. Ospita la Jama Masjid, la più grande moschea indiana, il famosissimo Forte Rosso e la casa museo di Gandhi. Delhi va in ogni caso considerata come la porta d’ingresso verso l’avventura, alla scoperta delle antichissime città del Rajasthan.
SANTA TERESA
La città di Jaisalmer, detta la Città d’Oro, deve il suo nome al colore dominante dei suoi palazzi e della fortezza che la domina dall’alto, caratterizzata da 99 bastioni. Ma anche alla raffinata arte degli orafi, che qui producono gioielli in oro e argento di grande pregio. Posizionata in una zona caratterizzata dalla presenza di molte caserme militari, non distante dal confine del Pakistan, ha una popolazione suddivisa ancora oggi in due caste principali: bramini e guerrieri. All’interno delle sue mura fortificate è possibile visitare sette antichissimi templi Giainisti.
PLAYA SAMARA
Probabilmente Pushkar è l’unica città di tutta l’India dove viene osservata in maniera assolutamente rigida la regola del vegetarianesimo. Caratterizzata dagli innumerevoli gath, gradini dai quali è possibile immergersi nelle placide acque di uno specchio d’acqua, viene considerata una Città Santa per l’Induismo, forse al pari solo di Varanasi. Unica città in tutto il paese votata al culto del dio Brahma, è famosa per il suo coloratissimo bazar, ospitato lungo la via principale della città. Nelle acque di Pushkar sono state cosparse nientemeno che le ceneri di Gandhi.
RINCON DE LA VIEJA
Conosciuta come la Città D’Oro, e famosissima per il suo grande e sontuoso Amber Fort, che si raggiunge a dorso d’elefante. Ma Jaipur merita una visita anche per lo strano ed affascinante Jantar Mantar. Si tratta di un enorme osservatorio astronomico a cielo aperto, realizzato tutti in pietra durante la prima metà del diciottesimo secolo dal Maharaja Jai Singh II. Dominato da due gigantesche meridiane, denota le incredibili conoscenze della civiltà indiana in materia di astronomia già in epoche antichissime.
LA FORTUNA
Capitale dell’impero Moghul per più di due secoli, Agra si trova nell’Uttar Pradesh, a tre ore di macchina da Delhi. Sebbene conservi numerose testimonianze di antiche civiltà, come ad esempio il forte in arenaria rossa, è nota soprattutto per la presenza del Taj Mahal, probabilmente il più grande monumento all’amore che sia stato mai costruito. Compreso tra i patrimoni dell’umanità dall’Unesco, questo gigantesco mausoleo fu fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shihābuddīn Moḥammed Shāh Jahān, in memoria dell’amatissima moglie Mumtāz Maḥal. Il Taj Mahal è pervaso da un’atmosfera magica e da solo varrebbe un viaggio in questo straordinario paese. Non a caso è considerato una delle sette meraviglie del mondo.